La redazione DE20 vuole parlarvi del vero periodo. Probabilmente sarà capitato a molti di considerare un dato periodo della propria vita come il più bello. In questo racconto voglio togliermi molti dubbi sulla definizione di “vero periodo”. Diciamo: dal 1967-68 fino al 1982-83. In questo lungo tratto di anni, TUTTO AVEVA ANCORA UN SENSO, MOLTE COSE ERANO ANCORA CERTE, LE COSE CAMBIAVANO MOLTO LENTAMENTE. Io credo che nel “vero periodo” vi sia stata una intensità di cose che in nessun altro periodo della storia si erano mai verificate; mi riferisco a cose, fatti e oggetti di scarso peso storico o politico, sul quale non mi soffermerò. MAZZOLA , RIVERA, PELE’, GASSMAN, SORDI, GIOCHI SENZA FRONTIERE, LA VESPA E IL FIFTI, LA DISCOTECA, LA DISCO MUSIC, L’AFRO, BERNACCA, I TELEFILM, HANNA E BARBERA, IL CORNETTO, LE RADIO PRIVATE, I LAMPOSTIL E DONNA SUMMER. Mi fermo un attimo. sto rendendo l’idea? non credo di riuscirci così in fretta. Per entrare nel vero periodo io mi immedesimo in un sabato pomeriggio diegli anni settanta, magari piovoso. Arrivati a casa da scuola, nella piovosa periferia di Bologna, avevamo la fretta di vedere un programma stupendo: OGGI LE COMICHE, ma prima c’era da sorbirsi il telegiornale (che diceva le stesse cose di adesso, tipo la crisi in medio oriente) e le previsioni del tempo. La voce di Rosanna Vaudetti, credo, leggeva le temperature all’estero e QUASI SEMPRE diceva: ISTANBUL NON PERVENUTA. Dopo le comiche, presentate dalla voce di Renzo Palmer si spegneva la tv e per radio si ascoltava Alto Gradimento con Arbore e Boncompagni. a presto